Ketamina - 16/10/12
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La ketamina è un'arilcicloalkilamina sintetizzata esattamente 50anni or sono. La sua modalità d'azione originale per blocco non competitivo dei recettori-canali N-metil-D-aspartato (NMDA) le conferisce delle proprietà molto diverse dagli altri agenti anestetici. Essa induce un'anestesia dissociativa attivando il sistema limbico ma disconnettendo le vie talamo-neocorticali. Essa esercita pochi effetti depressivi cardiorespiratori ed è un agente di scelta per le situazioni d'urgenza che determinano un'instabilità cardiocircolatoria. Associata alla succinilcolina, permette un'induzione in sequenza rapida nei pazienti in stato di shock. Protegge la capacità residua funzionale e la pressione parziale in ossigeno del sangue arterioso (PaO2) e possiede un potente effetto broncodilatatore. Essa è indicata nei pazienti allergici o asmatici. I suoi effetti neurologici sono stati completamente rivalutati nel corso degli ultimi anni. Nei pazienti ventilati, in associazione a dosi moderate di agenti GABAergici, essa riduce la pressione intracranica preservando la pressione di perfusione cerebrale. Ha, d'altra parte, delle proprietà anticonvulsivanti e, in modo sperimentale, neuroprotettive. Non ha più motivo di essere controindicata in caso di lesione intracranica. Associata al propofol, può essere utilizzata in sedazione in ventilazione spontanea in numerose situazioni o anche per dei gesti impegnativi, in caso di situazione degradata. È il solo agente che permette un'amputazione di liberazione in ventilazione spontanea. Da una decina di anni, le sue proprietà analgesiche e, soprattutto, anti-iperalgiche hanno attirato l'attenzione sul suo interesse per l'analgesia intra- e postoperatoria nel quadro di una strategia multimodale. Associata ai morfinomimetici, essa permette una riduzione del loro consumo e dei loro effetti secondari (depressione respiratoria, nausee o vomito, disturbi urinari). Si integra nel concetto di analgesia preventiva dei dolori postoperatori cronici. Essa ha probabilmente un posto nel trattamento dei dolori neuropatici od oncologici refrattari ai trattamenti tradizionali. La sua sola controindicazione formale è l'induzione di una tachicardia o di una puntata ipertensiva negli ipertesi o nei coronarici non compensati, il che non è un pericolo alle basse dosi anti-iperalgiche.
Le texte complet de cet article est disponible en PDF.Parole chiave : Ketamina, NMDA, Anti-iperalgico, Analgesia preventiva, Analgesia multimodale, Dolore cronico
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