Terapie molecolari mirate e antiangiogeniche nel trattamento dei glioblastomi - 09/07/12
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I glioblastomi sono i tumori cerebrali primitivi maligni dell'adulto più frequenti e più aggressivi. Malgrado una terapia pesante basata sulla chirurgia, sulla chemioterapia citotossica e sulla radioterapia encefalica, la prognosi dei pazienti che presentano un glioblastoma resta infausta. I considerevoli progressi che sono stati realizzati nella comprensione della biologia molecolare e cellulare dei glioblastomi hanno permesso di individuare delle anomalie molecolari chiave implicate nell'oncogenesi dei glioblastomi e candidate a terapie molecolari mirate innovative. Concettualmente, questi farmaci mirati, distruggendo le cellule tumorali portatrici di anomalie molecolari e preservando le cellule normali, sono estremamente promettenti. Gli inibitori dei recettori transmembrana ad attività tirosina chinasi sono le terapie mirate più studiate. Gli inibitori di EGFR, PDGFRA, c-KIT e c-MET sono stati testati in clinica con risultati interessanti in un numero limitato di pazienti, il che suggerisce che il loro utilizzo in clinica potrà essere proposto solo a dei sottogruppi di pazienti che rispondono, che sarà necessario individuare con precisione. Altre terapie mirate stanno per comparire, come gli inibitori del proteasoma, gli agenti rimodellanti della cromatina e dell'espressione genica e i modulatori dell'adesione cellulare. L'identificazione recente delle mutazioni del gene IDH1 lascia anche intravedere la possibilità di terapie mirate al metabolismo tumorale. Gli antiangiogenici hanno assunto un ruolo crescente nel trattamento dei glioblastomi, ma pongono anche nuove questioni a proposito delle modalità di valutazione della risposta alla terapia. Il bevacizumab, un anticorpo monoclonale mirato contro il VEGF, permette di ottenere dei tassi di risposte particolarmente importanti nei glioblastomi in recidiva. Il suo ruolo nel trattamento iniziale della malattia è in corso di valutazione. Anche altre strategie antiangiogeniche sono in corso di valutazione. Le terapie molecolari mirate, sole o in associazione con altre modalità terapeutiche, dovrebbero indubbiamente migliorare la prognosi dei pazienti che presentano un glioblastoma.
Le texte complet de cet article est disponible en PDF.Parole chiave : Cancro, Glioblastoma, Terapie molecolari mirate, Angiogenesi
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