L'insufficienza respiratoria acuta (IRA) degli insufficienti respiratori cronici (IRC) raggruppa sotto un unico termine gli accidenti evolutivi delle insufficienze respiratorie croniche ostruttive (IRCO) e le insufficienze respiratorie croniche restrittive (IRCR). È la comparsa di un episodio acuto sul fondo di una malattia cronica che associa anomalie primarie e anomalie di compenso, che spiega l'essenza delle differenze cliniche tra un'insufficienza respiratoria acuta che interviene in una IRC e una insufficienza respiratoria acuta su polmoni precedentemente sani. Quando sopravviene una IRA la priorità è quella di partecipare al suo trattamento e alla presa in carico delle sue eventuali complicazioni, quale che sia la patologia all'origine dell'IRA. L'analisi fisiopatologica dell'IRA e il contesto eziologico sono fondamentali per ricostruire una condotta diagnostica cinesiterapica pertinente affinché la cinesiterapia prenda il posto che le compete nel trattamento. I dati del problema sono molto differenti tra lo scompenso di una malattia respiratoria ostruttiva, nella quale la cinesiterapia aiuta a dar sollievo al carico di lavoro dei muscoli inspiratori, e il periodo postoperatorio di una chirurgia toracica o addominale alta nel quale la cinesiterapia tenta all'inizio di prevenire l'ipoventilazione, causa potenziale di IRA. A parte le problematiche dell'IRA, la cinesiterapia deve anticipare e prevenire eventuali complicazioni a medio e lungo termine legate all'evoluzione naturale della malattia respiratoria o a un allettamento prolungato, a rischio di infermità permanente e di desocializzazione. In questo capitolo affronteremo pertanto a titolo di esempio per le malattie respiratorie ostruttive lo scompenso di una broncopneumopatia cronica ostruttiva, poi il periodo postoperatorio di una chirurgia toracica o addominale alta, che il paziente sia o non sia portatore di una patologia polmonare cronica, e la fase acuta di una pleurite, come approcci della prevenzione di sequele respiratorie prevedibili.