Tumori spinali e intrarachidei - 08/07/11
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I tumori spinali e intrarachidei sono suscettibili di causare una morbilità neurologica importante. Questi tumori si rivelano, il più delle volte, con un dolore vertebrale, vero e proprio sintomo cardine che può associarsi a un deficit motorio e/o sensitivo di comparsa progressiva o subacuta e associato a disturbi vescicosfinterici. La risonanza magnetica è l'esame chiave nella valutazione di questi tumori che possono essere vertebrali ossei, epidurali o intradurali o strettamente intramidollari. Essa permette uno studio anatomico preciso del rachide, del suo contenuto e delle parti molli circostanti. La TC conserva la sua utilità per lo studio dei tumori a componente ossea. Le neoplasie vertebrali ed epidurali sono essenzialmente delle metastasi, il cui programma terapeutico è molto progredito nei tempi recenti. Se possibile, è proposta in prima intenzione una chirurgia circonferenziale con stabilizzazione, seguita da una radioterapia e/o dalla chemioterapia. I meningiomi e gli schwannomi sono i tumori intradurali ed extramidollari più frequenti. Essi sono, generalmente, benigni, e il loro trattamento è essenzialmente chirurgico, con un'exeresi spesso completa. I tumori intramidollari sono molto rari e sono rappresentati soprattutto dagli astrocitomi e dagli ependimomi, la cui rimozione chirurgica è più difficile pur restando il solo trattamento efficace.
Le texte complet de cet article est disponible en PDF.Parole chiave : Tumore, Rachide, Risonanza magnetica, Intradurale, Intramidollare
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