Fratture della rocca - 24/10/24
Riassunto |
La rocca (parte petrosa dell'osso temporale) è una struttura anatomica complessa, che ospita molte strutture nobili. Frequenti, le fratture della rocca sono il più delle volte dovute a incidenti stradali. Si tratta raramente di fratture isolate e una buona cooperazione tra le specialità consente una gestione adeguata. L'assistenza iniziale si basa sulla gestione dei deficit vitali, ma non deve tralasciare la valutazione della funzione facciale. Il danno vascolare deve essere sospettato e ricercato fin dal periodo iniziale. In caso di paralisi facciale immediata e completa, deve essere discussa l'indicazione al trattamento chirurgico d'urgenza. Il danno cocleovestibolare può richiedere una terapia corticosteroidea sistemica nella fase iniziale. A parte la sordità progressiva dovuta a una fistola perilinfatica, la cui progressione può essere arrestata mediante sigillatura chirurgica in semiurgenza, la gestione delle sequele uditive è il più delle volte secondaria, dopo il riassorbimento dell'emotimpano. Le lesioni meningee con perdite di liquido cerebrospinale si seccano spontaneamente nella stragrande maggioranza dei casi. La chiusura chirurgica della breccia se il flusso persiste oltre i 7-10 giorni resta indicata per limitare il rischio di meningite. La vaccinazione è consigliata in tutti i casi. Complicanze tardive come il meningocele o il colesteatoma possono apparire in maniera ritardata e richiedere un follow-up a lungo termine.
Parole chiave : Frattura della rocca, Frattura temporale, Trauma cranico, Paralisi facciale periferica traumatica, Breccia osteomeningea, TC delle rocche
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