Gestione delle bioterapie ad uso dei neurologi - 13/03/23
Riassunto |
Le malattie neurologiche sono spesso causa di un grave handicap, ma lo sviluppo delle bioterapie ne ha rivoluzionato la prognosi. Questi trattamenti sono attualmente utilizzati principalmente nelle patologie neuroinfiammatorie e nell'emicrania, ma il loro sviluppo riguarda ormai tutti i campi della neurologia. Alcune di queste bioterapie sono già state utilizzate in altre specialità mediche (anti-tumor necrosis factor-α [TNF-α], anti-C5, anti-interleuchina 6R [IL-6R], anti-CD20, immunoglobuline polivalenti, trapianto di cellule staminali) e richiedono un adattamento alla pratica neurologica. Altre, come gli anti-very late antigen-4 (VLA4) e gli anti-calcitonin gene-related peptide (CGRP), sono più specifiche per la neurologia e richiedono una formazione per il loro utilizzo. Comunque sia, la varietà dei meccanismi d'azione e delle modalità d'uso rende la loro gestione complessa, suscettibile di frenarne la prescrizione. Pertanto, questa recensione affronta per ogni bioterapia gli aspetti relativi alla loro modalità d'azione, alle loro indicazioni e alla loro tolleranza, ma guida anche il neurologo nella sua prescrizione menzionando la valutazione preterapeutica e di follow-up, nonché le raccomandazioni in vigore sull'uso di vaccini o sul desiderio di gravidanza.
Le texte complet de cet article est disponible en PDF.Parole chiave : Bioterapie, Anticorpi monoclonali, Cellule staminali, Terapie geniche, Valutazione preterapeutica, Vaccinazione, Gravidanza, Covid-19
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